



Nell’ambito degli studi sull’uso delle bande pioniere, per l’introduzione entro il 2020 del 5G in Europa, l’obiettivo principale è studiare e valutare gli aspetti fondamentali per la delineazione di una possibile strategia di rilascio della banda dei 700 MHz in accordo con quanto previsto a livello normativo europeo, tenendo conto delle specificità del mercato italiano con particolare riguardo alle ricadute sull’utenza e sugli operatori del settore televisivo.

Le attività derivano dalla proposta di decisione del 2 febbraio 2016 del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’uso della banda di frequenza 470-790 MHz nell’Unione e dal Parere del Radio Spectrum Policy Group del 9 novembre 2016 sull’uso delle bande pioniere per l’introduzione entro il 2020 del 5G in Europa, sono finalizzate all’individuazione di un possibile percorso evolutivo dell’Italia nell'impiego della banda a 700 MHz e alla predisposizione della road map nazionale di liberazione della banda.

Lo scopo generale del lavoro prevede lo studio e la valutazione degli aspetti fondamentali per la delineazione di una possibile strategia di rilascio della banda dei 700 MHz in accordo con quanto previsto a livello normativo europeo, tenendo conto delle specificità del mercato italiano e con particolare riguardo alle ricadute sull’utenza e sugli operatori del settore televisivo. In linea con quanto richiesto all’Art. 1 della Convenzione del 29/09/2017, lo studio, il supporto tecnico, scientifico, operativo e logistico, sono stati declinati nelle attività che seguono.
- Supporto nelle attività di simulazione finalizzate alla valutazione dei tempi e dei costi della ristrutturazione delle reti.
- Valutazione dell’impatto dell’utilizzo di nuove tecnologie di compressione e di trasmissione, quali standard e codifiche più performanti approvati dall’IT), ai fini di garantire un uso più efficiente dello spettro, nel sistema televisivo italiano.
- Verifica sul grado di diffusione di apparecchi riceventi il segnale televisivo dotati delle tecnologie di cui alla precedente lettera B).
- Valutazione delle conseguenze e degli effetti della razionalizzazione dello spettro mediante usi alternativi e l’impiego di tecnologie innovative, anche tramite sperimentazioni, nei confronti del sistema televisivo terrestre, degli operatori mobili, del relativo settore produttivo e degli utenti finali.
- Attività di analisi e di calcolo della copertura, della qualità del servizio nonché della effettiva capacità trasmissiva utilizzata dai “multiplex” digitali italiani.
- Analisi delle mutue interferenze radioelettriche ai fini del coordinamento internazionale delle frequenze finalizzata alla verifica delle modalità di coesistenza dei due servizi (televisivo e mobile a banda larga) tra Paesi confinanti in bande adiacenti.
- Assistenza e supporto tecnico, operativo e logistico al Ministero nello svolgimento delle attività di coordinamento per l’armonizzazione dello spettro.
