Misura Internet: metodologie e strumenti per certificare la qualità di accesso a Internet

Realizzato da AGCOM con il supporto scientifico della Fondazione Ugo Bordoni, il servizio monitora la Qualità del Servizio (QoS) delle connessioni fisse e FWA, certificando le prestazioni con Ne.Me.Sys e promuovendo trasparenza e net neutrality, con uno sguardo alle nuove sfide tecnologiche e regolatorie del settore

di Marco Teodori, Ricercatore FUB

Il servizio “Misura Internet”, offerto dalla Direzione Tutela dei Consumatori dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Ugo Bordoni (FUB), che cura gli aspetti tecnico-scientifici, e con il supporto del Dipartimento per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ricopre il ruolo di supervisore e certificatore degli strumenti di misura messi a disposizione del cittadino.

 

Nato con l’obiettivo di garantire trasparenza e comparabilità tra le prestazioni di accesso a Internet, il progetto si è evoluto costantemente negli anni per monitorare la Qualità del Servizio (QoS) sia per le connessioni fisse sia per le connessioni FWA, adattandosi all’avanzamento tecnologico e alle proposte del mercato. Questo approfondimento esplorerà il funzionamento tecnico del servizio, i ruoli chiave degli attori coinvolti, le sfide attuali e le opportunità future, con un focus specifico sul contributo strategico e scientifico che offre la FUB.

 

Misura Internet è un progetto storico per la Fondazione Ugo Bordoni, che ha posizionato l’Italia in prima linea a livello europeo sulla trasparenza in materia di Qualità del Servizio (QoS) per le reti fisse. L’iniziativa ha permesso al Paese di rispondere efficacemente alle iniziative sulla net neutrality promosse dal BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications), l’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche.

 

Misura Internet persegue due finalità principali: consentire agli utenti di verificare autonomamente la qualità del proprio accesso (Ne.Me.Sys) e raccogliere dati statistici per monitorare le prestazioni complessive del mercato (Rete di Monitoraggio).

 

Ne.Me.Sys e qualità certificata della connessione

Misura Internet mette a disposizione il software Ne.Me.Sys. (Network Measurement System), lo strumento gratuito e certificato che consente agli utenti di verificare che i valori misurati sulla propria linea fissa (o connessione radio FWA) siano effettivamente rispondenti a quelli promessi dall’operatore nell’offerta contrattuale sottoscritta. Questo rappresenta uno dei principali strumenti di misurazione per le reti di accesso, dimostrando che il progetto non è solo un meccanismo di monitoraggio del mercato, ma anche uno strumento di risoluzione delle controversie per il singolo cittadino. Ne.Me.Sys riveste valore probatorio, consentendo al cittadino di ottenere un certificato che attesta in modo ufficiale la qualità della propria connessione. Il software gratuito Ne.Me.Sys. è disponibile per i maggiori sistemi operativi PC ed è open source, garantendo trasparenza e verificabilità della metodologia. Le misurazioni avvengono tra il computer dell’utente e i Neutral Access Point (NAP), punti fisici di interscambio tra le reti dei vari operatori, tipicamente i NAP coincidono con gli IXP – Internet Exchange Point- nazionali.

 

 

Figura 1:  Architettura della rete di misura

 

La posizione del punto di misura, assicura che lo scambio dei dati transiti esclusivamente attraverso la rete di responsabilità dell’operatore e non su altre reti. Tale architettura garantisce la neutralità e l’accuratezza, fondamentale per isolare la performance dell’operatore dalle variabili esterne e conferire validità probatoria ai dati misurati.
I parametri misurati includono la banda in download, la banda in upload e il Round Trip Time (RTT). Inoltre, viene misurato il Jitter, ovvero la deviazione standard del ritardo di trasmissione dati. Come dicevamo, la misura effettuata con Ne.Me.Sys. ha valore probatorio. In particolare, se i valori rilevati sono peggiori rispetto a quanto promesso dall’operatore, il risultato può essere utilizzato per avanzare un reclamo e richiedere il ripristino degli standard minimi o, dopo 30 giorni dal primo certificato e una seconda misurazione di conferma, per il recesso senza penali dal contratto. Questa distinzione tra “misura certificata” e un semplice “speed test” (che non ha valore probatorio) è fondamentale, poiché eleva il progetto Misura Internet al di sopra dei comuni test online, conferendogli un ruolo unico nell’empowerment del consumatore.

 

Ad ogni modo, anche Misura Internet offre a sua volta un proprio Speed Test, che effettua una singola misura sfruttando la stessa metodologia e la stessa architettura di Ne.Me.Sys, ma ha valore meramente indicativo e non probatorio e può essere uno strumento valido per avere una idea di massima della qualità della propria connessione.

 

Condizioni da verificare che certificano la misura

L’accuratezza delle misurazioni è influenzata da molteplici fattori tecnici, rendendo il processo complesso e richiedendo condizioni specifiche per ottenere risultati validi.

 

  • Influenza dell’equipment utente: per i profili a elevata velocità di trasmissione, è fondamentale che tutto l’equipment dell’utente (PC, cavo, modem) sia adeguato alla misurazione del profilo. Ciò implica che un hardware obsoleto o non ottimizzato può falsare il risultato, non riflettendo la reale capacità della rete dell’operatore.
  • Gestione del protocollo TCP/IP: la velocità di trasmissione dati risente della particolare gestione del protocollo TCP/IP da parte del sistema operativo. Sebbene il software Ne.Me.Sys. sia progettato per essere il più indipendente possibile da queste specificità, rimane una complessità intrinseca alla misurazione delle prestazioni di rete.
  • Sensibilità della banda in upload: la misurazione dell’upload è particolarmente sensibile alla dimensione e alla gestione delle memorie locali della macchina (buffer scheda di rete) e alle regole di sagomatura (shaping) dei profili presenti nella catena che va dalla Customer Premise Equipment (CPE) al server bersaglio (IXP). Ne.Me.Sys. cerca di mitigare questo fenomeno configurando valori ottimali di finestre TCP.
  • Esclusione di misure inaffidabili: per mantenere l’accuratezza, le misurazioni che presentano errori nella fase di connessione al server HTTP o hanno un’eccessiva presenza di traffico non legato alla misura (traffico spurio) vengono escluse dal calcolo.
  • Condizioni di misura rigorose per Ne.Me.Sys.: per garantire il valore probatorio, Ne.Me.Sys. effettua una caratterizzazione della linea per ciascuna fascia oraria per cui il PC deve rimanere acceso per la durata dei test (fino a un massimo di 3 giorni) ed essere collegato al modem tramite cavo di rete. La connessione Wi-Fi deve essere spenta e devono essere scollegati eventuali altri dispositivi (PC, IPTV, VoIP) per evitare traffico non legato alla misura. Queste condizioni sono tecnicamente necessarie per garantire la qualità misurata in condizioni ideali e controllate.

 

Rete di monitoraggio e dati statistici

Come accennato prima, la seconda finalità del progetto Misura Internet è quella di raccogliere dati statistici per monitorare le prestazioni complessive del mercato. A tal fine, nel corso degli anni è stata allestita sul territorio nazionale, in collaborazione con la Direzione Generale Servizi Territoriali del MIMIT, una rete di monitoraggio della qualità del servizio di accesso ad Internet ospitata all’interno delle case del Made in Italy. In ciascuna casa è stato allestito un data center, all’interno del quale ciascun operatore di rete, Nazionale o Regionale, è tenuto a portare le due connessioni internet maggiormente vendute. Inoltre, al fine di rendere le postazioni di misura il quanto più simili all’esperienza media dell’utente, sono stati presi degli accorgimenti sulla distanza tra la centrale e il punto di misura, nonché sull’attenuazione fisica della linea, come mostrato in figura.

Figura 2: Allestimento dei punti di misura regionali

 

Ciascuna linea (che sia fissa o FWA) viene monitorata h24 da apposite sonde sviluppate dalla Fondazione Ugo Bordoni, che possono così verificare l’andamento delle prestazioni di queste linee campione, nel tempo. La rete di monitoraggio permette di costruire statistiche, di individuare i trend di evoluzione tecnologica e talvolta di intercettare problematiche trasversali agli operatori.

 

Criteri di omogeneità e varietà FWA

Per le misure statistiche, le linee sotto test devono avere un valore di attenuazione rappresentativo del valore medio dei collegamenti italiani, questo per garantire l’omogeneità. Nello stesso tempo, la grande varietà delle tipologie di connessioni Fixed Wireless Access (FWA) (bande di frequenza, tecnologia) rende complessa la definizione di un punto di misura rappresentativo per ciascun profilo e fa riferimento a valori medi dichiarati dall’operatore.

 

Orizzonti futuri: opportunità, innovazione e contributo FUB

Il futuro di Misura Internet è strettamente legato all’evoluzione tecnologica e alla capacità di adattare il servizio per rispondere alle nuove esigenze di connettività, con la Fondazione Ugo Bordoni in prima linea nella ricerca e nello sviluppo.

 

Verso una maggiore semplicità e trasparenza

Migliorare l’esperienza utente e la chiarezza delle informazioni è un obiettivo continuo del progetto Misura Internet.

Le nuove Linee Guida AGCOM (Determina n. 11/24/DTC) definiscono le modalità di misura dei nuovi indicatori di qualità, con particolare riguardo a velocità minima, massima e normalmente disponibile, nonché ai sistemi FWA, tenendo conto del 5G e delle Linee Guida BEREC.

Parallelamente gli operatori sono tenuti a pubblicare sul proprio sito web e rendere disponibile all’utente, prima della conclusione del contratto, prospetti con informazioni su copertura, velocità massima stimata e velocità pubblicizzata.

Tutto ciò mira a fornire informazioni più complete, comparabili e di facile consultazione.

Infine, tra le attività del progetto è attivo un servizio di Helpdesk a supporto di tutti gli utenti che necessitano di supporto tecnico.

 

Responsabilità degli ISP vs OTT e il ruolo delle CDN

Una delle sfide future più complesse per il progetto Misura Internet sarà la capacità di distinguere, in caso di problemi di esperienza di navigazione, tra le responsabilità degli Internet Service Provider (ISP) e quelle degli Over-the-Top (OTT). Gli ISP sono i fornitori di accesso a Internet (per esempio TIM, Vodafone), mentre gli OTT sono le aziende che offrono servizi, contenuti e applicazioni “al di sopra” della rete, senza possedere un’infrastruttura propria (per esempio Netflix, YouTube, WhatsApp). Quando un utente riscontra un rallentamento o un problema nella fruizione di un servizio (come lo streaming video), diventa cruciale determinare se la causa risieda nella qualità della rete fornita dall’ISP o nella gestione del servizio da parte dell’OTT.

 

In questo contesto, un ruolo sempre più rilevante è giocato dalle Content Delivery Network (CDN). Una CDN è una rete di server distribuiti geograficamente che memorizzano copie dei contenuti web (come video, immagini, file) più vicine agli utenti finali. La presenza delle CDN aggiunge un ulteriore livello di complessità nella determinazione delle responsabilità. Se un utente sperimentasse una scarsa qualità dello streaming, la causa potrebbe risiedere nella rete dell’ISP, nel servizio dell’OTT o nella performance della CDN che sta consegnando il contenuto. Per affrontare questa complessità, l’AGCOM, con la Delibera n. 55/25/CONS, ha avviato una consultazione pubblica il 10 marzo 2025 per valutare l’applicabilità del regime di autorizzazione generale previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche anche alle CDN che distribuiscono contenuti via Internet e hanno cache installate sul territorio nazionale, in particolare quando interconnesse alle reti pubbliche degli ISP. Questa iniziativa, che trae origine da precedenti atti di indirizzo sulla dislocazione delle CDN per il live streaming di eventi sportivi, mira a uniformare il regime autorizzatorio e a chiarire le relazioni tra CAP (Content Application Provider) – con cui nel contesto regolatorio si intendono gli OTT insieme ad altri fornitori di contenuti – CDN provider e operatori di comunicazione elettronica. Con la Delibera n. 207/25/CONS l’Autorità ha approvato gli esiti della consultazione pubblica che confermano la riconducibilità delle CDN nell’alveo della definizione di rete di comunicazione elettronica di cui all’articolo 2 del Codice delle comunicazioni elettroniche con conseguente applicazione del regime di autorizzazione generale di cui all’articolo 11 del Codice.

 

Questa distinzione è fondamentale per la tutela del consumatore e per garantire la net-neutrality, ovvero il principio di trattamento equo e non discriminatorio del traffico Internet. Il Regolamento (UE) 2015/2120 sulla net neutrality attribuisce alle autorità nazionali di regolamentazione, come AGCOM, il compito di monitorare e supervisionare queste disposizioni, includendo indicazioni sulla misurazione della qualità del servizio e la rilevazione delle pratiche di gestione del traffico.

Conclusioni

Il servizio Misura Internet, con la sua duplice valenza di strumento di tutela per il singolo cittadino e di osservatorio strategico per il mercato delle telecomunicazioni, si conferma un’iniziativa di eccellenza nel panorama europeo. La collaborazione tra AGCOM, in quanto autorità regolatoria, e la Fondazione Ugo Bordoni, quale ente tecnico-scientifico indipendente e propulsore di innovazione, è la sintesi di questo successo. Questa sinergia è fondamentale per garantire che le politiche di connettività italiane siano basate su dati oggettivi e affidabili.