Secondo Workshop FUB: intelligenza artificiale e trasformazione dei processi produttivi

L'incontro ha approfondito il potenziale dell'AI sulle attività di un ente di ricerca, con particolare attenzione alle sperimentazioni innovative, agli strumenti avanzati e al ruolo che la Fondazione può assumere in questo scenario

di Redazione

Si è tenuto il 4 giugno il secondo appuntamento del ciclo dei Workshop FUB, ospitato presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dell’EUR a Roma, dal titolo “AI come motore di innovazione tecnologica: sfide e opportunità per la FUB”. Dopo il primo Workshop sul futuro della televisione, questo nuovo incontro interno ha proposto un focus sull’intelligenza artificiale, soffermandosi sulle ricadute che il suo impiego può produrre sull’organizzazione dell’Ente, sui processi e sulla cultura tecnico-scientifica della Fondazione.

 

Il tema è stato affrontato da una molteplice prospettiva, in cui i numerosi interventi di natura tecnica sono stati affiancati da un’introduzione di analisi del contesto e stato dell’arte della tecnologia offerta ad oggi, da diverse demo e interventi che hanno approfondito aspetti geopolitici ed economici dell’AI. L’argomento è stato esaminato anche dal punto di vista degli strumenti che possono incidere significativamente sul modo in cui vengono proposte le attività progettuali, sulla generazione di codice, sulla data analysis e sulla sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative.

 

Ricercatori FUB nel corso del Workshop nella Sala Rossa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

 

Il workshop – organizzato sotto la supervisione della Direzione Scientifica della Fondazione in collaborazione con il team comunicazione – ha creato un’occasione di confronto interno su un tema centrale del prossimo futuro, destinato a rimettere in gioco sotto molteplici aspetti le attività dell’Ente.

 

L’incontro si è aperto con il saluto del Direttore Generale della FUB, Alessio Zagaglia, e a seguire, Gianni Amati, ricercatore della Direzione Scientifica della Fondazione con una consolidata esperienza nel campo dell’intelligenza artificiale, ha introdotto i temi centrali della giornata. Nel suo intervento, Amati ha offerto una panoramica dello scenario attuale, presentando l’AI generativa basata sui Large Language Models (LLM) e le sue potenzialità dell’aumento della produttività, passando per il tema della strategia nazionale ed europea alla luce dei modelli adottati da USA e CINA e approfondendo gli aspetti tecnici e metodologici, con riferimento all’uso dei dati strutturati, ai modelli data-driven, al big data e alle tecniche di relational deep learning, che utilizzano le Graph Neural Network (GNN). Amati ha inoltre introdotto i concetti chiave dei modelli Transformer, oggetto della prima sessione del programma, illustrando il funzionamento dei meccanismi di embedding e di scaling up, che rappresentano l’architettura principale degli LLM autoregressivi.

 

Direttore Generale FUB, Alessio Zagaglia, durante l’apertura dei lavori del Workshop

 

Il programma si è articolato in sette sessioni, ciascuna riservata a un ambito specifico di applicazione dell’intelligenza artificiale:

 

  • “Transformer in azione” – a cura di Simone Angelini, che ha illustrato il funzionamento di un Transformer attraverso una demo pratica, soffermandosi sugli aspetti architetturali
  • “Graph Neural Network e progetti Restart” – con due contributi a cura di Emiliano Pallotti, che ha introdotto il funzionamento delle GNN, e Federica Mangiatordi, che ha presentato una loro applicazione concreta nel contesto della comunicazione veicolare e delle reti L2O
  • “Predizione di serie temporali con tecniche di Deep Learning” – a cura di Alessio Abeltino, che ha presentato uno use case sul progetto “Personalized Metabolic Avatar”, esaminando le potenzialità dell’AI nella modellazione di dati biologici
  • “AI per lo sviluppo e la manutenzione del codice” – a cura di Giuseppe Pantanetti, che ha ipotizzato l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle fasi di progettazione e testing, per accelerare la produttività e incrementare la sicurezza
  • “Applicazioni su piattaforma Google GenAI” – con tre demo tecniche a cura di Simone Angelini, che ha presentato la generazione di uno chatbot per il progetto Registro pubblico delle opposizioni – RPO, e a cura di Roberto Gaudenzi e Antonio Mauro, che hanno mostrato con due diversi applicativi l’estrazione dei dati strutturati da documenti PDF, utilizzati nei servizi offerti all’esterno
  • “Sfide tecnologiche dell’AI in Europa” – a cura di Andrea Bernardini, che ha offerto una panoramica sull’evoluzione incessante dall’intelligenza artificiale, soffermandosi sulle criticità di integrazione per aziende e P.A.europee nella sfida dell’IPCE-AI
  • “Economia e intelligenza artificiale” – a cura di Andrea Pannone, che ha esplorato le trasformazioni dei processi produttivi e le implicazioni macroeconomiche derivanti dall’adozione dell’intelligenza artificiale, con riferimenti al machine learning nell’analisi economica

 

Le conclusioni della giornata, affidate al Direttore Scientifico FUB, Mario Frullone, hanno offerto una visione sui prossimi passi interni da compiere sul tema, rilanciando l’impegno della Fondazione a promuovere un uso consapevole e responsabile dell’intelligenza artificiale.

 

Ricercatori FUB durante la parte del Workshop dedicata all’open discussion

 

A seguito degli interventi, l’incontro è proseguito con l’open discussion, moderata da Maurizio Pellegrini. Le domande proposte hanno orientato il confronto su cinque temi centrali, relativi a strumenti, sperimentazioni, organizzazione interna, processi e ruolo strategico della Fondazione nei confronti della Pubblica Amministrazione.

 

Il ciclo dei workshop proseguirà nei prossimi mesi, con nuovi appuntamenti dedicati ai temi strategici individuati dalla Direzione Scientifica. Il prossimo incontro è previsto per settembre e verterà sul tema del 6G.

 

Locandina del Workshop FUB