di Redazione
Martedì 20 maggio si è tenuto il primo appuntamento del nuovo format FUB Talk, l’iniziativa interna promossa dalla Direzione Scientifica della Fondazione Ugo Bordoni nell’ambito degli Eventi FUB 2025. L’incontro, che si è svolto in modalità online, ha visto la partecipazione di circa 50 ricercatori collegati da remoto e si è contraddistinto per l’elevato livello di coinvolgimento e approfondimento scientifico.
Il format dei FUB Talk, pensato come appuntamento mensile rivolto alla comunità scientifica interna, si inserisce in un percorso più ampio di consolidamento del ruolo della Fondazione quale punto di riferimento per l’innovazione tecnologica e la consulenza strategica alle istituzioni. Ogni incontro prevede una presentazione tecnica, seguita da una sessione aperta di confronto, con l’obiettivo di valorizzare le attività svolte, condividere conoscenze e stimolare la riflessione collettiva sui temi di maggiore impatto per il sistema Paese.
Logo dell’iniziativa FUB Talk
Il primo FUB Talk, dedicato alla “Banda Upper 6 GHz”, è stato curato da Valeria Petrini, ricercatrice della Fondazione dell’Area Telecomunicazioni, e ha riguardato una delle priorità strategiche individuate dalla Direzione Scientifica dell’Ente. La Banda Upper 6 GHz, che copre lo spettro tra 6425 e 7125 MHz, rappresenta oggi un tema centrale per il futuro delle telecomunicazioni, legata a due direttrici tecnologiche globali come il 5G e il Wi-Fi di nuova generazione.
La presentazione ha approfondito la rilevanza di questa banda contesa, illustrando i principali approcci di gestione dello spettro adottati nei diversi contesti internazionali e le scelte regolatorie emergenti. Negli Stati Uniti, per esempio, l’intero blocco è stato destinato all’uso senza licenza, favorendo lo sviluppo del Wi-Fi grazie alla presenza di un’infrastruttura cloud pervasiva. Al contrario, l’Europa si orienta verso un utilizzo più selettivo, in grado di garantire frequenze dedicate agli operatori di telecomunicazioni per sostenere i servizi mobili avanzati.
In questo scenario articolato, il tema dell’Upper 6 GHz assume un significato strategico per il posizionamento industriale e tecnologico dell’Europa, nonché per la competitività delle reti e dei servizi digitali. La Fondazione Ugo Bordoni partecipa attivamente al dibattito internazionale sul tema, contribuendo ai lavori del tavolo CEPT (Conferenza Europea delle Amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni) e fornendo supporto tecnico-scientifico e consulenza strategica alle istituzioni italiane.
Particolare interesse ha suscitato l’analisi del bilanciamento tra le esigenze degli operatori di rete, che richiedono frequenze dedicate per garantire servizi 5G performanti, e quelle dei grandi player tecnologici, promotori di un modello di accesso aperto a sostegno dell’ecosistema Wi-Fi. Un confronto che riflette divergenze industriali profonde, ma che pone anche l’attenzione sull’importanza della gestione dello spettro come leva strategica per l’innovazione.
La discussione successiva allo speech ha confermato il successo del format, con numerosi interventi da parte dei ricercatori FUB che hanno contribuito con domande, riflessioni e proposte, prolungando il dibattito oltre il tempo previsto e alimentando un confronto di alto profilo tecnico.
Questo primo FUB Talk ha rappresentato un importante momento di partecipazione e condivisione interna, coerente con gli obiettivi della nuova strategia scientifica della Fondazione, orientata a rafforzare il dialogo tra competenze, la crescita collettiva e il posizionamento della FUB come soggetto scientifico di riferimento nel panorama nazionale e internazionale.
I FUB Talk proseguiranno nei prossimi mesi con nuovi appuntamenti dedicati ad altri temi strategici, integrandosi con il ciclo dei Workshop FUB.