Piano Strategico Triennale FUB 2026-2028: accrescere le conoscenze per rispondere alle sfide dell’innovazione

Il nuovo Piano definisce le direttrici scientifiche e gli strumenti dell’Ente per favorire l'innovazione nei settori telecomunicazioni, cybersicurezza, tecnologie abilitanti e cloud-edge continuum, rafforzando il supporto tecnico-scientifico alle istituzioni e alla Pubblica Amministrazione

di Redazione

La Fondazione Ugo Bordoni presenta il Piano Strategico Triennale 2026-2028, il documento programmatico che orienta le scelte di sviluppo, ricerca e innovazione dell’Ente nei prossimi tre anni. Un percorso che nasce dalla missione dell’Ente: generare nuove conoscenze, sostenere l’innovazione e offrire competenze avanzate alle istituzioni e al sistema produttivo nazionale.

 

Nel prossimo triennio, la FUB opererà all’interno di un contesto tecnologico e normativo caratterizzato da una profonda trasformazione, che coinvolgerà i settori delle telecomunicazioni, della cybersicurezza, delle tecnologie emergenti e del cloud, sia a livello nazionale che internazionale. Tale evoluzione sarà guidata dagli obiettivi volti a promuovere la connettività avanzata, la crescita delle competenze digitali, la digitalizzazione dei servizi pubblici e il rafforzamento della competitività industriale, con particolare riguardo alla sostenibilità e all’inclusione.

 

Per il triennio 2026-2028 la Fondazione Ugo Bordoni ha definito le proprie direttrici scientifiche con l’obiettivo di rafforzare la coerenza delle attività di ricerca scientifica e innovazione tecnologica con lo scenario di contesto e le politiche pubbliche.

 

Direttrici scientifiche 2026-2028 presentate nel Piano Strategico Triennale FUB

 

Seguendo le linee di ricerca individuate, la FUB intende consolidare il proprio ruolo di riferimento tecnico-scientifico al servizio del Paese, rafforzando il dialogo con le amministrazioni centrali, le autorità indipendenti, il mondo accademico e la comunità europea di ricerca. Per il conseguimento delle direttrici scientifiche del Piano Strategico Triennale, la Fondazione intende adottare un Piano annuale della ricerca, finalizzato a definire le priorità tematiche, sulla base delle quali individuare gli obiettivi scientifici e gli approcci metodologici relativi alle attività convenzionali, sperimentali e di approfondimento. Il grado di attuazione degli obiettivi scientifici, insieme agli obiettivi di crescita di conoscenze e all’impatto istituzionale e sociale dell’Ente, saranno supportati da indicatori specifici e misurabili (KPI), in coerenza con quanto previsto dallo Statuto, monitorati attraverso attività periodiche di audit scientifico.

 

Per quanto riguarda le Aree di competenza FUB, in base al contesto di riferimento e alle nuove direttrici scientifiche dell’Ente, sono stati aggiornati gli obiettivi strategici che intende perseguire la Fondazione nel prossimo triennio:

 

  • Area Telecomunicazioni – supporterà MIMIT e AGCOM nei processi di pianificazione dello spettro, attuazione della Legge Spazio, sviluppo del catasto elettromagnetico e monitoraggio della QoS, accompagnando la transizione verso le reti 6G
  • Area Cyber e Sicurezza – fornirà supporto tecnico-scientifico e strategico all’Agenzia Nazionale di Cybersicurezza, contribuendo allo scrutinio tecnologico, all’evoluzione normativa e alla promozione della ricerca nel dominio della sicurezza
  • Area Nuove Tecnologie – presidierà l’evoluzione tecnologica e regolatoria fornendo al MIMIT e agli attori istituzionali strumenti analitici e conoscitivi per orientare le decisioni sulle politiche industriali, digitali e di innovazione del Paese
  • Area Cloud e Dati – promuoverà la transizione sicura e sovrana sul cloud-edge continuum, supportando i decisori istituzionali nel rafforzare la capacità di governance, innovazione e sicurezza del dato

 

Tematiche scientifiche delle Aree di competenza presentate nel Piano Strategico Triennale FUB

 

Nel corso del 2025 la Fondazione Ugo Bordoni ha proseguito il percorso di ampliamento delle collaborazioni con la Pubblica Amministrazione, in linea con la propria missione di Ente tecnico-scientifico al servizio delle Istituzioni. Tale impegno ha portato a una crescita delle convenzioni strategiche consolidando attività già avviate, con particolare riferimento alla collaborazione con la Direzione generale per il digitale e le telecomunicazioni (DGTEL), e avviando al contempo nuove collaborazioni con la Direzione generale per le nuove tecnologie abilitanti (DGTEC) e con l’Unità di missione attrazione e sblocco degli investimenti (UMASI). All’interno di questi ambiti, la Fondazione ha avviato nuovi percorsi di attività che integrano le competenze tecnico-scientifiche maturate nelle telecomunicazioni, nella cybersicurezza, nelle tecnologie emergenti e nel cloud con un’analisi approfondita degli impatti industriali, economici e sociali delle trasformazioni digitali in corso.

 

La crescente domanda di conoscenze specialistiche da parte delle amministrazioni pubbliche ha trovato risposta in una serie di nuove commesse strategiche che rafforzano ulteriormente il ruolo della Fondazione come centro di eccellenza scientifica e tecnologica nazionale. Tra queste – oltre al rafforzamento della collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e all’avvio di una nuova attività con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito Digital Health – si distinguono le seguenti convenzioni:

 

  • Studio scenari frequenze al 2029”, dedicata all’analisi dei possibili scenari di conferimento dei diritti d’uso delle frequenze radioelettriche in scadenza a fine 2029
  • Registro nazionale delle aziende e delle catene del valore strategiche”, che mira a mappare le catene del valore e a monitorare le imprese strategiche per il rafforzamento dell’autonomia tecnologica, la transizione al digitale e la resilienza economica e produttiva
  • Catasto Elettromagnetico Nazionale – CEN”, infrastruttura strategica per la mappatura e l’analisi delle sorgenti dei campi elettromagnetici, che consentirà il monitoraggio sull’utilizzo dello spettro e dei dati sull’esposizione ai campi elettromagnetici dell’intero territorio nazionale

 

Il potenziamento e l’avvio di tali attività sono stati resi possibili grazie anche a una riorganizzazione interna che ha introdotto un modello operativo a matrice, in grado di favorire la collaborazione tra Aree e Unità, garantendo una maggiore integrazione delle competenze. In questa prospettiva, si inserisce anche il piano di rilancio dei laboratori della Fondazione, con la realizzazione dell’Innovation Hub, nuovo spazio dinamico dedicato alla sperimentazione e alla ricerca applicata, concepito per attrarre giovani talenti, rafforzare la collaborazione con il mondo accademico e creare un ambiente aperto alla condivisione di conoscenze.

 

Tale evoluzione organizzativa si accompagna a un più ampio processo di digitalizzazione interna e di miglioramento della qualità dei processi. Recentemente la Fondazione si è dotata di un’unità specialistica tecnologica dedicata al supporto alle Aree nella progettazione e nella realizzazione dei servizi digitali per la Pubblica Amministrazione.

 

In tale prospettiva si inseriscono le attività di studio e ricerca, che saranno condotte in collaborazione con Università e Centri di eccellenza, al fine di promuovere la condivisione e l’arricchimento della conoscenza, nonché creando opportunità per attirare nuovi talenti attraverso borse di dottorato e tirocini.

 

L’impostazione metodologica descritta nel nuovo Piano Strategico Triennale consente alla Fondazione di consolidare la sua azione e rispondere con efficacia e tempestività alle esigenze della trasformazione digitale nell’ambito pubblico, contribuendo ai processi decisionali e regolatori, ampliando le collaborazioni con P.A., organismi nazionali ed europei, università e imprese, anche attraverso progetti di ricerca e partecipazione ai tavoli internazionali.