L’obiettivo della convenzione è di effettuare attività di studio, ricerca e sperimentazione nell’ambito della gestione dinamica ed efficiente dello spettro radio e dell’evoluzione verso l’integrazione delle reti terrestri e non terrestri, finalizzata al potenziamento dei sistemi in banda larga e ultra-larga sia in termini di prestazioni sia di copertura geografica. Le attività possono dare luogo a pubblicazioni scientifiche, innovazioni tecnologiche, eventualmente tutelate da brevetto, sviluppo di prototipi e dimostratori, nonché alla definizione di standard e linee guida. Nello specifico, sono condotti studi avanzati negli ambiti relativi a spectrum sharing, spectrum management, integrazione di reti terrestri e satellitari e reti di sesta generazione (6G). Particolare enfasi è posta sulla condivisione dinamica dello spettro, considerata l’elemento chiave per un uso più efficiente e flessibile dello spettro radio, utilizzando anche tecniche AI per individuare lo spettro disponibile, ottimizzare l’allocazione delle risorse in modo efficiente, ridurre le interferenze e massimizzare l’uso della banda. Sono inoltre previste attività di studio e sperimentazione indirizzate anche a validare soluzioni proposte, modelli e algoritmi, verificandone l’applicabilità a diversi contesti d’uso e scenari di rete realistici.
I risultati del progetto saranno messi a disposizione della DGTEL, che potrà utilizzarli nelle valutazioni sulla gestione dello spettro radioelettrico per assegnare i diritti d’uso in maniera più efficiente e per migliorare i processi dei calcoli interferenziali.
Le attività, in linea con l’allegato tecnico della convenzione, proseguono incentrandosi su quattro filoni: spectrum management, reti satellitari e loro integrazione con le reti terrestri, reti 6G, attività di disseminazione e impatto delle ricerche. La presente convenzione rappresenta il modello di riferimento per le future attività della Fondazione come partner strategico del MIMIT, con particolare riguardo alla gestione dello spettro radio e all’analisi delle reti di prossima generazione.
Nel 2026 verranno affrontate le tematiche afferenti ai sistemi automatizzati per la ricerca e l’allocazione dinamica dello spettro e il suo monitoraggio. Proseguiranno gli studi sulla gestione delle interferenze e sulla valutazione delle tecnologie di spettro condiviso in scenari realistici. Verranno inoltre sviluppate soluzioni innovative per l’integrazione di reti terrestri e satellitari, considerando aspetti di carattere protocollare e architetturale, tecniche per la gestione della mobilità, valutazione delle prestazioni e sperimentazione su casi d’uso realistici. In particolare, verranno esaminate le attribuzioni di spettro IMT per le comunicazioni satellitari (Direct-to-Device), come da mandato della Commissione europea. La FUB, inoltre, studierà gli aspetti relativi alle reti 6G in termini di tecnologie di accesso e trasmissione, architettura di rete, servizi, sicurezza, aspetti normativi, reti integrate, condivisione dello spettro e sostenibilità. Nei progetti, che si prevede di attivare, verranno infine curati gli aspetti di disseminazione e impatto in merito alle tematiche trattate. Entro l’anno 2026, si auspica di attivare ulteriori borse di dottorato sulle tematiche della convenzione, in linea con l’art. 27, lett. b) della legge 21 giugno 2023 n. 74 e in continuità con il percorso avviato nel 2025.


